Sono quasi due mesi che l’azienda è ferma con il proprio dominio internet. Chi per loro teneva in hosting il sito e gli dava il servizio di posta elettronica è fallita da un giorno all’altro. Ha cercato di cambiare hosting ma ha trovato tutte le strade sbarrate. Il problema non è che il sito non si vede più ma è che adesso i nostri clienti sono spaesati. La posta elettronica è centrale all’attività: ricevono e inviano fatture con la posta elettronica… e da quando non funziona hanno dovuto correre ai ripari.
Ma com’è possibile che siamo arrivati a questo punto cosa potevamo fare per evitare questi disagi?
Questa piccola storia senza nomi è presa da un fatto veramente accduto e vuole introdurre un capitolo che è di cruciale importanza. Se non leggete il resto del blog leggete almeno questo capitolo. Guarderemo insieme alle strategie per la scelta corretta di un dominio internet aziendale, alla sua gestione nel tempo e cercheremo di capire quale valore può avere il dominio.
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È una parola appartiene a qualcuno. I domini si comprano registrandoli presso le Registration Authority, un’ente per nazione, che delegano il compito a Registrars che possono a loro volta delegare a servizi di hosting la possibilità di registrare domini per conto dei propri cilenti. Questa linea di comando funziona bene e nella maggior parte dei casi non comporta problemi.
Comprare un dominio è una procedura abbastanza semplice. Esistono molti siti che danno la possibilità di registrare un dominio. É buona pratica che sia il titolare di un’azienda ad avere la proprietà del dominio. Il compito ti registrare e mantenere il dominio spetta ad altri, la proprietà NO.
In termini tecnici il dominio è la traduzione di un numero, un indirizzo IP come questo: 198.124.124.1, in una parola come questa: azienda.it che comprende sia il dominio di livello superiore (.com, .it, .edu…) e il dominio di secondo livello, una serie di caratteri (max 64 alfanuemerici e trattino medio). Il dominio non deve essere confuso con l’URL. Esempio:
url: www.azienda.it
dominio: azienda.it
Il dominio è il punto di partenza di identità per internet e comprende la possibilità di gestire
Tags: domain name evaluation, domain name appraisal
Il dominio è la proprietà di una parola e non tutte le parole hanno lo stesso valore. Quando si vuole registrare un dominio occorre usare la creatività, l’estro, ma soprattutto la ragione.
La creatività può essere stimolata da strumenti come
Il dominio è la parola che comunica ancor prima che uno è collegato a internet. È quella parola che come la marmellata si spalma su tutta la comunicazione cartacea aziendale, iniziando dall’immagine coordinata (biglietti da visita, carta intestata, buste) alle brochures al catalogo. Ma è anche quella parola che identificherà tutte le caselle di posta elettronica e le e-mail inviate. Sarà talmente diffuso che taluni sostengono che il nome aziendale deve corrispondere al nome del dominio aziendale. Alcuni hanno modificato la ragione sociale, altri prima di fondare una società scelgono il nome solo dopo aver registrato il dominio equivalente al nome della società.
Il dominio deve essere chiaro, trasparente nel significato. Pensate alle parole che un dominio può contenere. Il dominio rappresenta il vostro campo e le parole contenute ne possono determinare la fertilità. Il valore del dominio è determinato dalle parole che contiene, dalla popolarità di quelle parole e da altro ancora.
Tags: keyword selector, strumenti parole chiave
In qualsiasi motore di ricerca digitate una parola del dizionario: “cane”, “forbici”, “motore”.
Se osservate con cura le pagine di risultato (Search Engine Result Pages o SERPs) potrete verificare che la maggior parte dei risultati nelle prime posizioni contengono la parola cercata nel dominio.
Se cerco “cane” è probabile che nei primi risultati ci sia il sito www.cane.com, www.cane.it o qualcosa di simile.
Si può approfondire il concetto del valore del domino considerando i seguenti numeri.
Quante volte è stata utilizzata la parola per il termine – Overture e Google AdWords sono strumenti che possono dare indicazioni su questo numero.
Tutti i motori di ricerca principali indicano nelle SERP questo numero. Per esempio se cerco “pacchetti gestionali” su search.yahoo.it nella banda azzurra compare il testo
“Risultati 1 – 10 di circa 25.300.000 per fund raising. La ricerca è stata effettuata in 0,12 secondi.”
Per un’azienda che produce bulloni, il termine “bulloni” e importantissimo. Si può valutare analizzando il proprio catalogo prodotti, listini e quello dei concorrenti. Considerate anche la frequenza dei termini nelle pagine del proprio sito.
Andate sul keyword selector tool e verificate quante volte è stato cercato il vostro nome
Provate con il vostro nome e cognome. Il numero di fianco al nome nei risultati è il numero di volte che il vostro nome è stato ricercato nel mese indicato. Se provate a cercare il termine ”fund raising” inizierete a capire la differenza di valore di visibilità.
Il keyword selector tool di Overture
I termini devono essere scelti con molta cura. Ad esempio sistemi di sicurezza si riferisce in maniera più completa ai prodotti di videosorveglianza di più che non sistema di sicurezza che si riferisce anche a sistemi di qualità. Il verificare il posizionamento manualmente permette di analizzare visivamente il contenuto e l’appropriatezza della propria posizione.
Per Barilla è molto importante avere www.barilla.it e ci sono delle normative che potrebbero tutelare Barilla per il diritto di avere il dominio www.barilla.it. Per Barilla potrebbe essere altrettanto importante avere il dominio pasta-asciutta.it o simili – perché sono i termini dei prodotti che produce e quindi chi non conosce Barilla non li troverà con il loro brand. Piuttosto li troverà con il nome del prodotto.
Prendiamo lo strumento di Google per le parole ADWORDS
https://adwords.google.com/select/KeywordToolExternal
Il solo inserimento della parola spaghetti mi ha portato a trovare un’infinità di altre parole collegate:
spaghetti, carbonara, bolognese, polo bolognese, dal bolognese, il bolognese, marinara, meatballs, amatriciana, matriciana, vongole, pasta, alla, ricetta, tagliatelle, fettuccine, spagetti, risotto, cipolla, chicken, salate, sauce, recipe, recipes, soup, penne, polenta, rezept, rezepte, minestrone, alfredo, salsa, kochen, recipe for, couscous, tortellini, hummus, bruschetta, cooking, delia smith, yorkshire pudding, tofu, tomato, zucchini, receta, cookbook, tiramisu, vegan, guacamole, asparagus, carrot cake, sauces, cream of, spicy, betty crocker, eggplant, parmesan, vegetarian, pancakes, salat, cooking with, vegetable, banana bread, chicken soup, jamie oliver, potato, epicurious, fisch, bisquick, emeril, appetizer, dessert, baked…
Molte di queste possono essere scartate all’istante, ma alcune possono essere aggiunte alla lista.
E qui entra in gioco forse una delle attività di web marketing aziendali che non sono ancora diffuse ma che sicuramente prenderemmo sempre più piede: la redazione della tag cloud aziendale, ovvero la lista di parole chiave ordinata per la loro importanza per l’azienda. Questa lista avrà una valenza in tutto il percorso della strategia di web marketing iniziando dall’analisi dei domini da acquistare, per essere utilizzata anche nella stesura di testi corretti per il proprio sito con lo scopo di essere più visibili sui motori di ricerca.
L’elenco può essere redatto in un semplice foglio elettronico e prevede 4 colonne per contenere
Da questo esercizio inizia nella fase di valutazione dei domini internet interessanti per l’azienda e nel valutare l’opportunità di creare domini di terzo livello.