Alcuni imprenditori e commerciali si sorprendono che la stragrande maggioranza dei loro fan su Facebook non si convertano in richieste di contatto, i cosiddetti leads. Noi non siamo affetti dallo stesso stupore.
Fin dall’inizio ci siamo focalizzati sul risultato concreto di ogni iniziativa, chiedendoci: monetizza o no? Ci aiuta a raggiungere l’obbiettivo della nostra organizzazione o no?
Invece il problema delle persone sembra essere come investire il tempo. Agiscono in base agli obbiettivi, optando per il metodo che ritengono migliore e su cui si trovano d’accordo. Però se in un arco di tempo ragionevole – 6 mesi? – non ottengono i risultati desiderati, forse è ora di ripensare la propria strategia.
Un fattore fondamentale è il tempo: dopo aver dedicato tot ore giornaliere a Facebook o Twitter senza veder sbocciare tante opportunità per quanto lavoro è stato fatto, è giunto il momento di etichettare Facebook o Twitter che siano come strumenti senza valore di marketing.
Email, blog e social network sono gli strumenti più utilizzati per generare leads. Come possono essere utili per il vostro business? Qual è il più efficace? Cerchiamo di rispondere insieme.
L’affidabilità di un singolo contatto email è maggior di qualsiasi fan o follower acquisito sui social network perché gli utenti non solo accettano di ricevere informazioni dalla vostra organizzazione, ma forniscono dati personali altrimenti non reperibili. Solitamente si tratta di uno scambio: i visitatori inseriscono nome, cognome ed email e voi li fate accedere a materiale gratuito. Questo è il classico modo per generare un possibile lead per la vostra azienda.
Ora entra in gioco l’email.
Una email, se realizzata ad hoc, si rivolge a un target specifico, è personale e indirizza gli utenti su determinate pagine web che presentano specifici contenuti.
Un blog si differenzia dagli altri strumenti qui trattati perché ha valore in base all’obbiettivo con cui è stato realizzato.
I principali obbiettivi per cui si sceglie di operare tramite un blog sono ottenere un buon posizionamento nei motori di ricerca, diffondere un’opinione / creare una sorta di voce aziendale, formare una community di utenti nell’ottica di una futura crescita aziendale, o creare una lista di abbonati interessati al vostro contenuto.
Iscriversi a un blog richiede meno tempo di iscriversi a una newsletter: bastano 2 click. Per questo motivo gli utenti di un blog “valgono meno” degli utenti email, ma più dei fan dei social network, che devono cliccare solo 1 bottone – “Mi piace” – per accedere al vostro contenuto.
La statistica vuole che la maggioranza dei followers Twitter della vostra azienda siano persone che non avete mai conosciuto. A questo aggiungiamo che i followers non ricevono la maggioranza dei vostri tweets o degli aggiornamenti di status di Facebook: non lo fanno per cattiveria, sono semplicemente fan di troppe cose (artisti, locali, politici, attori…) per leggere tutto il materiale che arriva loro. E il vostro lavoro finisce nel cestino senza lasciare traccia né tanto meno provocare un feedback.
Per questo, secondo uno studio IBM, 1 contatto email vale 270 fan: un dato che dovrebbe far riflettere. E se i social network non fossero propriamente strumenti di marketing? Probabilmente non lo sono, di certo vanno usati diversamente. Ad esempio, è possibile che instaurare relazioni dirette e personali sui social network possa accrescere il vostro successo.
Come avrete intuito, gli strumenti sono stati presentati in ordine di rilevanza. Difficilmente questa gerarchia muterà in tempi brevi.
Non esageriamo. È possibile che qualcuno abbia fatto i miliardi con la sua pagina di Facebook e non vogliamo essere certo noi a convincervi a mollare i social network: è un discorso che va affrontato con calma, oltre il “sì o no”, “bianco o nero”. Stiamo solo cercando di farvi riflettere sulle risorse che dedicate a ogni singolo strumento “sociale”, per capire in che proporzioni generano business per la vostra organizzazione.
Comunque, niente succede per caso. C’è una ragione se i migliori blogger hanno affiancato un servizio di newsletter ai loro post: hanno capito cosa dà un maggior ritorno, anche economico. Una newsletter può essere un modo intelligente ed efficace per convertire i visitatori in utenti, ovvero in persone che possono potenzialmente far crescere il vostro business.
Se volete cominciare a usare uno o più strumenti di comunicazione e marketing, o avete deciso che è giunto il momento di misurare l’efficacia delle campagne che già state utilizzando, compilate il modulo: vi contatteremo noi.